Il tema del parlare senza avere voce, senza avere le parole (giuste) è un tema che mi sta molto a cuore e appartiene alla mia esperienza personale. Dire a qualcuno “ti voglio bene” senza usare le parole è possibile? Si può dire senza voce di Armando Quintero e Marco Somà se lo domanda.

«Tutti gli animali hanno una voce con cui possono dimostrarsi affetto e dirsi cose carine. Il cane abbaia. I cuccioli rispondono. Il gatto miagolano. I gattini…anche». La storia avanza in questo modo, esemplificando come gli animali attraverso i loro versi riescano a comunicare con i loro cuccioli: il testo è ripetitivo, sempre uguale a se stesso, e le variazioni riguardano i verbi che raccontano le diverse voci (pigolare, cantare, belare, muggire, barrire…). Non si esplicita mai direttamente il verso onomatopeico degli animali, ma siate certi che i bambini li reciteranno uno dopo l’altro o almeno ci proveranno. Arrivati però a metà della narrazione incontriamo una giraffa: «E la giraffa? La giraffa non ha voce. E la piccola giraffa, ancora meno». Come faranno le giraffe a dirsi “ti voglio bene”?

«Una volta, una piccola giraffa ricevette molte carezze dalla mamma. Le piacquero così tanto che, dopo, le insegnò a un piccolo elefante». La catena di affetto, di gesti gentili e attenti è contagiosa, così l’elefante si mise ad accarezzare la «sua amica tigre» e la tigre il lupo e così via. Anche in questo caso la ripetizione è la chiave per la comprensione e per il godimento dei lettori più piccoli.

«Da allora, tutti gli animali sanno che si può dire senza voce: Ti voglio bene, mamma! Ti voglio bene, papà! Ti voglio bene…».

La tematica emotiva, spesso custodita in albi illustrati profondamente commoventi, ma comprensibili solo agli adulti, è declinata in modo originale in un testo esperienziale capace di parlare ai bambini piccoli rendendo chiaro e semplice un concetto astratto come quello dell’amore incondizionato. La struttura è pensata con equilibrio, specularmente e questo dà una chiara dimensione all’aspettativa del lettore e al ruolo narrativo e concettuale del punto centrale: l’abbraccio di mamma giraffa al suo giraffino. Nella prima parte i bambini si divertiranno a fare i versi, nella seconda parte potranno abbracciare la mamma e il papà, magari nel letto, prima di addormentarsi.

Oltre al livello chiaramente sentimentale (un libro sugli abbracci) la riflessione, secondo me, tocca un aspetto esistenziale più profondo: i gesti hanno un codice di comunicazione capace di trasmettere l’affetto in modo forse più originale e inaspettato, ma intimo e intenso. Uno dei ricordi che mi dà più sollievo, ad esempio, sono le mani fredde di mia madre sulla fronte quando stavo male: un gesto, neanche particolarmente affettuoso per i codici sentimentali, ma così amoroso per me. Poter regalare un pensiero di questo tipo ad un bambino di 3 anni, non pensate potrà aiutarlo a rapportarsi con i suoi pari, soprattutto quando la lingua non è ancora perfezionata al punto di saper “dire” tutto?

Le immagini di Marco Somà accompagnano le parole con calore e intensità. Se per la prima parte la gioiosità delle tavole mette in secondo piano il livello emotivo, scegliendo di mostrare semplicemente una comunicazione che funziona, nella seconda parte il ritmo cambia radicalmente, i personaggi chiudono gli occhi, invitandoci a fare altrettanto: godetevi le carezze della mamma! Marco Somà riesce a non essere mai sdolcinato, ma solo intenso e intimo, le tavole sono bellissime e non si sottomettono mai al testo, come a volte accade in testi di questo tipo. Le immagini esigono il loro ruolo, vogliono essere guardate e godute.

Non il solito libro commovente, insomma, un libro commovente di altissima qualità e realmente comprensibile e godibile anche dai bambini più piccoli (dai 3 anni).

Lasciate perdere i libri contro i morsi, quelli che insegnano a non rubare i giochi, regalate un libro che insegni ai più piccoli la soddisfazione di essere toccati con amore.

Si può dire senza voce
Armando Quintero - Marco Somà

32 pagine
Anno: 2016

Prezzo: 15,00 €
ISBN: 9788898741298

Glifo editore

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Commenti
21 Dicembre 2017
Gomitoliamo Blog

Spesso un abbraccio vale più di mille parole. Libro stupendo 🙂

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