Arriva sugli scaffali Atlante dei viaggi straordinari e degli inconsueti mezzi di trasporto per compierli (oltreché di bizzarre città e di curiosi marchingegni) nuovo volume della collana del Circolo dei viaggiatori e degli esploratori che si arricchisce dunque delle pagine tratte dai romanzi di Jules Verne.
La silloge si sofferma nuovamente sugli spazi e sulla geografia immaginaria e realistica, tipica della penna di Verne, ma a partire dal punto di vista del mezzo di trasporto su cui si trovano i personaggi: ed ecco che i mari lunari si avvicinano mentre li osserviamo da una navicella spaziale, la neve si scaglia tagliente sui volti di chi attraversa il pack in velocità sopra una slitta trainata dai cani, il mare non fa paura se si vive su un’isola galleggiante, e il mondo saltella se lo si guarda dal dorso di un elefante, mentre scorre liscio davanti agli occhi se l’elefante è d’acciaio…
Più che una descrizione dei mezzi di trasporto, dunque, che pure in alcuni casi sono descritti compiutamente!) ci ritroviamo a viaggiare per il mondo, lo spazio e le profondità della terra a bordo di curiosi e complicati marchingegni, che anticipano con acutezza quello che davvero la modernità sarà in grado di realizzare.
La selezione risulta interessante, perché ancora una volta non pesca solo dai testi più famosi come Il giro del mondo in 80 giorni, ma va a cercare descrizioni particolari nel mare delle edizioni di Verne, scovando gustose e significative chicche.
La struttura di questo volume è la medesima dei precedenti (qui trovate la recensione del primo volume su Salgari e del secondo sui luoghi immaginari), le immagini di Marco Paci sono vivide e molto suggestive e ancora una volta rimane il desiderio di addentrarsi in quelli che sono i testi originali, che sono presentati in appendice grazie a dei piccoli riassunti.
Ancora buon viaggio, dunque!
