Anne Crausaz continua raccontare la natura con semplicità ed essenzialità ai bambini più piccoli e continua idealmente una serie incominciata con E al mattino e E alla sera, arricchendola con un volume dedicato alla pioggia: Quando piove. La narrazione, infatti, è lievemente più ampia di quella contenuta nei due cartonati, ma l’impianto rimane invariato. 

Quella che incomincia a cadere fin dalla copertina non è una pioggia invernale, di quelle ostinate e grigie è invece una di quelle piogge capricciose e volubili, che anticipa lo stemperarsi della temperatura e l’arrivo della primavera.

L’occhio narrativo è esterno e si focalizza sulle reazioni degli animali allo scatenarsi del temporale. Non siamo di fronte però ad un libro catalogo che mira a raccontare astrattamente tutte le reazioni degli animali alla pioggia, l’interessante selezione che la Crausaz fa, infatti, riguarda sempre un microcosmo idealmente circoscritto e realistico, che in questo libro è rappresentato da una casa di campagna.

«Plic plic plic… Alle prime gocce di pioggia le capre corrono al riparo, mentre i capretti saltano di qua e di là, eccitati »

Se per le capre cercare un riparo è una formalità per starsene più tranquille, il gatto si rifugia a riposare nel posto più caldo e comodo della casa, quasi a scordarsi la pioggia.

Se il cane si rifiuta di uscire, l’asino affronta lo scroscio con filosofia e ad occhi chiusi, in un atteggiamento che sembra più di profondo ascolto che di protesta.

Se le api hanno con anticipo raggiunto il riparo dell’alveare, i passeri si riparano all’ultimo momento tra le fronde.

Ma c’è anche chi, allo scoppiare del temporale, non vede l’ora di uscire e di divertirsi, offrendo al lettore un altro sguardo sul bagnarsi!

La pioggia è lo spazio ideale per chiocciole, lumache e rane che proprio grazie all’umidità possono godersi una giornata spassosa, conquistando zone solitamente abitate da altri. Anche gli uccelli acquatici non si lasciano minimamente distrarre dalla preoccupazione dell’acqua e si dedicano alle loro occupazioni.

Come nella sequenza dei libri precedenti, a chiudere la panoramica dei tanti modi di vivere la pioggia arriva anche il bambino:

«I bambini cosa fanno? Mettono gli stivali, infilano l’impermeabile ma subito dopo si tolgono il cappuccio perché dopo la pioggia…»

Velocemente come è arrivato il temporale se ne va per lasciare spazio al sole e all’azzurro slavato del cielo.

Le illustrazioni piatte della Crausaz sono note e ne ho parlato spesso (qui trovate tutte le recensioni a lei dedicate su Scaffale Basso). La sintesi pulita e rigorosa dei profili, i colori piatti, la precisione naturalistica della riproduzione di animali e piante caratterizzano in modo preciso queste storie naturalistiche che non risultano mai asettiche, perché l’espressione dei personaggi e la dinamicità dei movimenti animano le pagine in modo molto realistico.

Non sfuggiranno, poi, agli occhi attenti dei lettori i guizzi dati dai dettagli marginali come fiori, schizzi d’acqua, foglie…, e il ritmo delle illustrazioni che alternano grande e piccolo, vicino e lontano, intrecciandoli a richiami che da una pagina all’altra sottolineano l’appartenenza ad unico contesto narrativo.

Un buon libro per bambini piccoli che riversano la loro curiosità nell’esplorazione dello spazio quotidiano.

Quando piove Anne Crausaz - Angela Dal Gobbo (traduzione) 28 pagine Anno 2024 Prezzo 16,00€ ISBN 9788865805145 Editore Il leone verde
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