Anne Crausaz, divulgatrice sottile e puntuale, ha sempre avuto la capacità di dialogare con il bambino attraverso uno stile estremamente riconoscibile che tanto richiama la rivoluzione grafica che Iela Mari inaugurò attraverso il suo lavoro.

Nel 2023 esce, però, per i tipi di una piccola casa editrice svizzera Marameo, I cinque sensi, un libro che sembra molto diverso, dove gli acquerelli e un’illustrazione pittorica e “macchiata” sembrano segnare un passo diverso.

L’albo in tutto il suo sviluppo non cita mai esplicitamente nessuno dei cinque sensi (tatto, olfatto, gusto, odorato e udito), ma sbaragliando le attese del lettore si apre con una dedica esplicita «al mondo che ci circonda», ricentrando il focus sul mondo naturale, e scandisce la narrazione in quattro momenti, legati ai quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco).

Sensi o elementi? Viene quasi da chiedersi.

Ad una doppia pagina che introduce l’elemento («l’aria») seguono poi cinque aperture, dove brevi frasi sviluppate intorno ad infiniti verbali accompagnano le immagini pittoriche con una relazione intima, ma non per forza descrittiva ed immediata: il lettore deve fermarsi e guardare l’immagine, attentamente.

1) «Sentire l’odore delle vacanze se il vento soffia dalla parte giusta»

2) «Cercare di trattenerla, chiedersi dove va»

3) «Seguire con lo sguardo le nuvole che sposta e immaginare»

4) «Sentirla intrufolarsi tra le erbe del prato»

5) «E dopo la fatica, assaporarne la purezza»

Ad ognuno di questi cinque momenti corrispondono immagini diverse e apparentemente slegate tra loro: mani in primo piano scomposte da un’aria impetuosa, persone su spiagge oceaniche ventose, cieli immensi solcati da minuscole presenze umane, l’erba agitata che si confonde in specchi d’acqua e poi nebbiosi sentieri e cime innevate.

Questa struttura ritorna simile in ciascun “capitolo”: sia nell’acqua che nella terra che nel fuoco.

Il lettore potrebbe sentire tutto il disagio di non comprendere la relazione con il titolo (sensi?!) o non accorgersi di niente e pensare che in fondo il libro sia dedicato agli elementi naturali, dimenticandosi il riferimento iniziale, invece entrando consapevolmente nel testo e leggendo le immagini, sorprende comprendere che ogni elemento e ogni apertura declina un’esperienza sensoriale precisa.

Dell’aria sentiamo gli odori e i profumi, quando si agita ne percepiamo la carezza sulla pelle, gli occhi possono cercare di intuirne il movimento nelle nuvole che si spostano, l’orecchio può decidere di soffermarsi sul rumore impercettibile che fa mentre si insinua nel prato e non possiamo non sentirne la purezza sulla lingua, quando la respiriamo in luoghi incontaminati.

In questa prospettiva è impressionante pensare come di ogni elemento naturale il nostro corpo faccia un’esperienza sensoriale completa che coinvolge i cinque sensi.

Ciò che costituisce il mondo, i mattoni biologici dell’esistenza così come siamo abituati a pensarli in uno sguardo armonico e naturale (i quattro elementi) inglobano al loro interno anche l’uomo attraverso l’esperienza recettiva (i cinque sensi) che è il modo con cui l’uomo conosce ciò che lo circonda.

La Crausaz lo suggerisce attraverso esperienze quotidiane semplici, invitandoci a non diventare insensibili, invitandoci a tornare a sentire consapevolmente.

Queste tavole di acquarelli, che si sciolgono insieme in volute di colore e si contaminano tra di loro, toccano il lettore con la loro matericità. Dice Bobin nel suo saggio Abitare poeticamente il mondo: «Quella dimora del pastore, quella frugalità, quella sorta di radicalità, vegliare sul cibo più elementare, badare al fuoco, avere non lontano il mormorìo del mare e delle stelle, quell'intensità quasi muta della vita in cui la necessità e la bellezza sono tutt’uno. è qualcosa che ci manca. Ed è forse proprio questo legame tra bellezza, semplicità e frugalità che ci apre al futuro».

Mi sembra che questo libri parli di questo. Un libro sottile sui sensi e sul mondo.

 

I cinque sensi, Anne Crausaz 60 pagine Anno 2023 ISBN 9791280694119 Editore Marameo
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