Noi abbiamo un cane: Neve, un incrocio di pastore maremmano preso in canile a novembre dell’anno scorso. Io ho sempre amato gli animali: odio gli insetti, mi inquietano i pesci, gli uccelli mi affascinano, da lontano, ma ho sempre avuto un rapporto particolare con i mammiferi. Quando ero piccola - neanche a parlarne - mia madre si è opposta con intransigente fermezza all’arrivo in casa di qualsiasi animale: è riuscito ad entrare solo qualche pesce rosso (io ricordo solo Tobia con la macchia marrone…). Tuttavia, quando a 12 anni il mio nonno Gildo mi ha regalato un cavallo (Alenia e poi il mio adorato Olimpus IX), la mamma non ha avuto obiezioni: credo che il problema, dunque, fosse la convivenza.
Ho avuto un rapporto davvero speciale con Olimpus e quando è morto ho pianto: lo rivedrò in Paradiso, però. Quando mi sono sposata, invece, ho dovuto prendere con il marito anche il suo (e di suo papà) allevamento di pappagallini e dopo qualche anno è arrivata Manga, il coniglietto nano di 6 anni di mia sorella, ma non ero ancora soddisfatta. Così in preda ad un furor (la cui responsabilità vede una concomitanza di apporti di Konrad Lorenz e Gerald Durrell, perché io comunque inizio ad esperire leggendo), ho iniziato a informarmi di razze canine. Oltre, infatti, alla soddisfazione di un desiderio personale, ho sempre pensato che per un bambino crescere e interagire con un animale sia una esperienza bellissima e impagabile. Così a novembre, dopo che mio marito ha dimostrato di amarmi seguendomi nell’ennesima avventura, è arrivato dal canile di Lecco Neve. Neve ha un carattere pauroso e riservato, ma è davvero molto paziente (forse gli 11 anni aiutano…) e dopo aver sviluppato per me una sorta di amore morboso si è affezionato anche a Saverio e ai kg di würstel da lui offertigli :)
Da allora ho cercato un libretto che spiegasse a Saverio il mondo di Neve, ma non ho trovato niente di particolare, qualche settimana fa però, mentre facevo la spesa, ho visto questo libro in offerta: Io ho un cane magico di Anna Vivarelli. Gli occhietti dei personaggi di Lucia Salemi mi hanno colpita e lo stesso ha fatto Fillo il cagnolino protagonista: molto realistico nei suoi atteggiamenti canini. Preso.
Il libretto si è rivelato davvero delizioso, perché, sebbene non tratti esplicitamente di cosa significhi vivere con un cane, racconta attraverso le peripezie e guai di Fillo, la relazione unica e speciale che lega un bambino al suo cane. È come se il piccolo protagonista parlasse una lingua speciale che solo la sua padroncina capisce: i disastri e gli inevitabili contrattempi che sono implicati nell’avere un cane diventano così una sorta di costruzione di un rapporto a due. Il testo, in questa prospettiva, è divertente e semplice, come se fosse proprio la piccola padroncina a pensare (è sempre a bocca chiusa…), ed è anche inserito “discorsivamente” nella pagina. C’è anche un accenno all’ecologica raccolta differenziata, che avrebbe potuto stonare, ma che Fillo riesce a rendere, comunque, interessante.
I disegni, almeno per quanta riguarda i personaggi, sono molto vivi ed espressivi, un po’ più banali gli sfondi a volte acquarellati monocromaticamente.
Alla fine della storia ci sono anche una sezione di piccoli giochi (utili se si è in giro, anche se il gioco delle differenze è davvero troppo difficile!!) e una presentazione dell’autrice e della illustratrice che ho trovato molto simpatica.
A Saverio sono piaciute «tutte le pagine», per cui promosso.
Un bella storia per piccoli con un amico cane: «il problema è che a volte gli adulti non (lo) capiscono» recita la quarta di copertina.
P.S. in questi giorni è arrivata a casa nostra anche una tartaruga di terra, abbandonata e consegnataci dal netturbino: è un maschio e siamo in cerca di un nome che non sia Agura Trat.
Io ho un cane magico
Anna Vivarelli - Lucia Salemi
21 pagine
Anno: 2007
Prezzo: 7,50 €
ISBN: 9788838476594
Il Battello a vapore. Piemme editore
Anobii