Le luci alle finestre è un libro da leggere la sera, o meglio, è un libro “da parati”, una forma inaspettata per una narrazione che più che raccontare una storia sceglie di regalare ai suoi lettori un accento, un’impressione, per poi fissarsi - anche fisicamente - al muro. Il supporto, un grande foglio (la dimensione di un piccolo manifesto), piegato sapientemente e custodito in uno scrigno stellato, scandisce la storia in 5 momenti, corrispondenti ai 5 movimenti necessari per dispiegare il foglio in tutta la sua grandezza. Al centro di questo breve, ma intenso percorso alcune finestre illuminate che - come accade - scorte di notte mentre si passeggia in città - sembrano poter raccontare storie inconsapevoli e nascoste: sono frammenti delle vite altrui, rubate, immaginate, desiderate.
«Si è fatta sera. È sceso il buio tra le strade e le case. Dalle finestre si vede una signora camminare portando un vassoio. Nell’altra stanza un uomo è seduto su una poltrona. Quell’uomo è mio nonno». Alessio di Simone dosa perfettamente le parole che si rarefanno e che seguono perfettamente i tempi illustrativi, creando in poche righe la suspence necessaria a girare la pagina-piegatura.
«Mio nonno da giovane era un grande esploratore». Le finestre cambiano foggia e scorgiamo o forse solo sogniamo paesaggi lontani, cannibali, pentoloni e baobab e poi la Cina, il deserto...
È la storia di un nonno viaggiatore che guida gli ascoltatori lì dove andò e che infine ci mostra dove tutto iniziò, in cinque, brevi momenti. Come capita quando si curiosa alle finestre, quelli che si scorgono sono dettagli, istantanee avulse da un contesto che non si conosce: il testo comunica questa estraneità e la meraviglia nell’osservare piccole avventure, slegate eppure così affascinanti.
Mi avrebbe intrigato maggiormente il testo se avesse con maggior precisione definito la traiettoria della trama, magari in una ininterrotta sequenza incatenata a ritroso (mentre il meccanismo ha un’eccezione che stona), tuttavia la capacità dell’autore di concepire e regalare una storia interessante in poche righe, qualche coordinata e un paio di subordinate, è indubbia.
Alessandro di Sorbo, su un nero cupo e assorbente appena mitigato dai verdi e dai blu dei riflessi luminosi, apre dei pertugi di giallo dove ombre lontane e riflesse delineano l’avanzare della storia e dove i contorni diversi degli infissi giocano ad incorniciare e a contestualizzare lo spazio.
Uno spazio intimo che attrae e calamita lo sguardo che si sposterà sulla tavola, quasi cercando di intravedere altro.
«Questo diceva mio nonno, seduto sulla poltrona, a me, che ero seduto su una sedia. Mi vedete?».
La sorpresa nel dispiegare infine il foglio intero è intatta: quel mondo di avventure diventa nostro, in un cielo stellato denso di stelle (che si illuminano davvero, attraverso un inchiostro fosforescente!).
Cinque momenti che regalano un pensiero sul rapporto nonni nipoti, dando a questo la dimensione dell’oltre il tempo e l’importanza brillante della trasmissione dei desideri.
Un libro che mi ha incuriosito!
Le luci alle finestre
Alessio Di Simone - Alessandro Di Sorbo
1 pagina
Anno: 2016
Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788899931001
Verbavolant editore
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