Quest’anno uno dei temi centrali dell’edizione della Bologna Children’s Book Fair è il cinema. Quando ho iniziato a riflettere sulla questione mi sono posta molte domande: che senso ha trasformare in un libro l’esperienza dinamica e unica del cinema? Cosa significa fare libri illustrati sul cinema? Quale valore e quale obiettivo perseguirebbero libri di questo tipo?
Le domande rimangono apertissime, ma contemporaneamente vorrei proporvi alcuni titoli dedicati al tema, proprio per approfondire e comprenderne la questione, insieme a voi.
Il primo testo che vi propongo è 100 film Li riconoscerai tutti?, una galleria di 100 immagini (e citazioni) tratte da altrettanti film e illustrate da 5 artisti, tra cui Francesco Giustozzi, selezionato quest’anno per la mostra degli illustratori.
Il testo è molto curioso, perché innesca un meccanismo di sintesi molto intrigante simile al processo per cui si sceglie l’immagine per la copertina del libro.
Tra tutte le tavole illustrate, quale rappresenta meglio la storia? Quale “acchiapperà” meglio il lettore?
Quale immagine tra migliaia di fotogrammi di un lungometraggio sceglieresti per descriverli tutti?
Non solo, poiché questo libro nasce con l’idea di intavolare un vero e proprio quiz e quindi il criterio di rappresentatività deve dialogare anche con la riconoscibilità.
I film selezionati sono celeberrimi e anche una novellina del mondo cinematografico come me ha saputo districarsi con soddisfazione: film e lungometraggi animati, per un arco temporale orientato sulla modernità con poche punte da intenditori che si spingono fino al primo trentennio del ‘900.
Sarebbe stato interessante sapere ci fosse un criterio scelto per la selezione del corpus, ma non è stato indicato.
Per ogni pagina, come dicevo, un’immagine e una citazione secca, mentre in fondo al libro la legenda collega l’illustrazione e il suo numero di pagina al titolo e ai dati del film.
Come si sono divisi le illustrazioni i 5 artisti coinvolti? All’inizio sono rimasta spiazzata dalla mancanza di riferimenti precisi, infatti come nei titoli di coda di un film i 5 autori sono presentati nel loro legame con uno dei dipartimenti coinvolti nella produzione:
«alla meccanica Matt Needle, ai costumi Chez Gertrude, ai paesaggi Francesco Giustozzi, ai fornelli Dieter Braun, al bestiario Nicolas Barrome Forgues»
Poi sfogliando e risfogliando le pagine mi sono accorta che per motivo o per l’altro effettivamente i fotogrammi ritenuti più significativi mostravano o un mezzo di trasporto o un attore vestito in un certo modo o un cibo particolare o un luogo o una “bestia” particolare. Su questo potremmo sprecare riflessioni, ma dovremmo rivolgerci ad un esperto!
Le immagini non sono pedisseque riproduzioni dei fotogrammi dei film, ma ogni illustratore interpreta in modo personale eppure filologicamente coerente l’originale cinematografico.
Le peculiarità di ciascun illustratore emergono chiaramente (l’attenzione e la capacità di rendere vividi i ritratti architettonici di Francesco Giustozzi, ad esempio!), ma nel complesso il volume ha una sua armonia.
Un volume curioso, rivolto agli adulti, per testare le proprie conoscenza cinematografiche e per far nascere la voglia di scoprire qualche storia, o meglio film sconosciuto!