Mafra Gagliardi - Štepán Zavrel, Il ladro di colori, Bohem
Mafra Gagliardi - Štepán Zavrel, Il ladro di colori, Bohem
L’andamento narrativo di Mafra Gagliardi è fiabesco, lento e simbolico, chiaro e scuro. E le illustrazioni di Štepán Zavrel rendono reale il magico attraverso tavole traboccanti di colori. Ne Il ladro di colori un bimbetto si ritrova in una sorta di giardino dell’Eden, abitato solo dagli animali, un giardino ebbro di bellezza. Fino a che un omino determinato inizia a rubare i colori più belli: con una spugna li assorbe e li mette nella sua sacca. Il grigio avanza proporzionalmente alla tristezza degli animali. «Solo tu puoi rompere questo incantesimo», afferma la scimmia saggia, rivolgendosi a Pinin. Ma cos’ha il bambino in più del leone, del cavallino, della lepre, del usignolo... non canta così bene, non corre così veloce, non è così ardimentoso, non salta così in alto. Cos’ha in più? Il bambino sa ridere!
Un libro sulle risorse di ognuno, sulla determinazione e la bellezza che nutre tutto il mondo. Un libro naturalmente anche sui colori, sulla creatività, sull’incanto del mondo. Un libro che contiene anche un bellissimo accenno alla coscienza che l’uomo - e il bambino dunque - hanno rispetto al creato: la capacità di ridere e di gioire.
Una andamento di scrittura che prende per la mano i primi lettori con pazienza in un tripudio di immagini.
Dai 6 anni in autonomia, e dai 4 in lettura condivisa.