Una tendenza che vedo avanzare in modo preoccupante è quella di anticipare i tempi. Sempre prima, sempre prima. È vero che agli occhi di mamma ogni figlio è un campione di eccellenze, però a volte si ha l’impressione di essere circondati da piccoli geni in erba.
«Mio figlio a 3 mesi già ascolta le storie», «Il mio a 4 anni ha voluto ascoltare tutto Harry Potter», «Mio figlio di 2 anni è avanti e vuole storie senza figure almeno di 20 capitoli…», «A mio figlio di 5 anni leggo la Divina Commedia» …
Certo le eccezioni esistono, ma questa corsa a mostrare l’intelligenza e la superiorità dei propri pargoli diventa una pretesa a specchio verso i bambini, che investiti da questa aspettativa tenderanno ad esasperare ancora di più queste prese di posizione, a mio avviso, scorrette e penalizzanti per il loro sentire e il loro rapporto con la lettura.
I bambini - a maggior ragione in mondo come questo - hanno bisogno di imparare a leggere le immagini, hanno bisogno di ritrovare la calma e la pace nei libri, hanno bisogno di imparare anche l’ascolto e il silenzio estatico davanti alle illustrazioni. Si annoiano? Chiediamoci perché e chiediamoci se sia necessariamente un aspetto negativo.
Proporre libri, storie e immagini adeguate all’età è segno di intelligenza.
Se un libro ti accompagna al momento giusto, se un libro si adegua esattamente al tuo bisogno e alle tue capacità, allora il lettore scoprirà di aver trovato un amico che lo capisce. I bambini di 2 anni hanno delle specifiche abilità, altre appaiono con i 5 anni, altre ancora con l’ingresso nella scuola primaria, altre emergono intorno agli 8 anni quando si inizia a studiare…
I passaggi tra una fase e l’altra non sono netti, ma progressivi e sfumati ed ogni bambino li vive in un momento preciso e diverso della sua vita. Introdurre i testi di narrativa è uno di questi passaggi, questo - badate - non significa passare da libri con le immagini a libri senza immagini, ma piuttosto gratificare un bisogno di ascolto che sa preferire l’udito alla vista, ma senza che questa sia esclusa.
A mio avviso, il momento migliore per accompagnarsi in questo passaggio è attorno ai 5 anni, in questo touchpoint diventa importante saper scegliere il libro giusto. Lasciatevi guidare dalla vostra storia, dai vostri interessi e poi abbiate un occhio intelligente:
Ecco 10 libri lunghi per bambini piccoli (dai 5 anni) che sanno ascoltare.
1. Annie M.G. Schmidt – Fiep Westendorp, Pluk e il Gragrattacielo, Lupoguido: brevi capitoli perfetti per la lettura serale;
2. Astrid Lindgren – Beatrice Alemagna, Lotta combinaguai, Mondadori: una bambina di 5 anni in cui immedesimarsi;
3. Luis Sepúlveda, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Guanda: una storia di amicizia dove essere piccolo è una grande risorsa;
4. A.A. Milne – E.H. Shepard, Winnie Puh, Salani: un mondo dove i giocattoli ancora sono ancora i tuoi migliori amici;
5. Mark Twain – Philip Stead – Erin Stead, Il rapimento del principe Margarina, Bompiani: una storia dal sapore di fiaba, ma dove la gentilezza è la vera arma;
6. Jill Barklem, Le quattro stagioni di Boscodirovo e altre storie, Mondadori: quando si scopre che senza immagini le descrizioni le fanno le parole.
7. Otfried Preussler, Il bimbo d’acqua, Salani: per amanti dell'avventura!
8. Beatrix Potter, Il mondo di Beatrix Potter, Mondadori: per discoli e principesse.
9. Roald Dahl, Il coccodrillo enorme, Nord Sud: per chi ama ridere.
10. Åsa Lind – Alessandro Sanna, Lupo sabbioso. L’incontro, Bohem: a tutti i bambini che non smetterebbero mai di domandare.
Cara Ottavia, grazie di essere passata da qui! Sono assolutamente d’accordo sul fatto che ogni bambino sia a sé con la propria storia e le proprie inclinazioni. Credo, tuttavia, che alcune capacità siano oggettive e legate ad uno sviluppo neurale, fisiologico. A due anni si ha una certa soglia di attenzione perché l’istinto di sopravvivenza dei piccoli ha bisogno di quello. Bisogna poi considerare che i bambini sono naturalmente portati ad assecondare le persone che amano di più al mondo (i loro genitori) e per far loro piacere capita che si sottopongano a letture “impegnative” con l’unico effetto di far felice i propri genitori, ma in fondo, associando alla lettura un senso di fatica e di noia che emergerà quando poi, al varco della lettura autonoma, magicamente non vorranno più leggere. Questo articolo è nato da questa preoccupazione e dall’esperienza nei gruppi di lettura per ragazzi alla primaria, che sono inaspettatamente avidi di letture con le immagini. Grazie comunque di aver movimentato la discussione!
Sono parzialmente d’accordo con te. Le immagini, se sono di qualità, sono un elemento importante che integra e arricchisce la lettura di grandi e piccini. Non sono però d’accordo con la tua distinzione di età. …”bambini di 2 anni hanno delle specifiche abilità, altre appaiono con i 5 anni, altre ancora con l’ingresso nella scuola primaria, altre emergono intorno agli 8 anni quando si inizia a studiare” …per esperienza e per convinzione credo che ogni bambino sia un germoglio che si innesta in un terreno, ma le caratteristiche di quel germoglio lo rendono diverso da qualsiasi altra pianta e quel terreno produrrà effetti benefici o meno a seconda del germoglio…fuor di metafora: ci sono bambini naturalmente ricettivi che in un ambiente piatto o dove ricevono l’offerta ‘calibrata’di cui parli, reagiranno a quella, ma se abituati all’ascolto ed alla bellezza del racconto possono apprezzare anche altro insieme agli albi illustrati. Non sono geni o superdotati ma semplicemente hanno potuto fruire con la mediazione amorevole di un adulto, della bellezza letteraria, musicale, artistica senza dover aspettare di avere ‘l’età giusta’.
Ti ringrazio comunque di questo sito che trovo sia ben fatto ed utile.
Sono proprio d’accordo con te!
Sono poprio d’accordo con te!
Condivido ogni tua parola! Soprattutto vorrei far capire a tanti genitori che la lettura va educata con la cura, a piccole tappe, ma anche con la costanza e la lettura ad alta voce e condivisa di libri alla portata dei bambini e poi dei ragazzi Grazie
Anche mio figlio di 9 anni ama farsi leggere gli albi, eccome!
Sono perfettamente d’accordo con te. Anche nei gruppi di lettura é tutta una gara e un pubblicare cosa abbiamo letto e quanti libri abbiamo comprato.
Mio figlio di quasi 8 anni legge molto da solo su e-reader ma se propongo una lettura ad alta voce di un albo illustrato non dice di no, anzi!